IL RIGURGITO TRA MITI E LEGGENDE
Il rigurgito è una vera angoscia per i genitori. Temendo la presenza di una grave patologia, si rivolgono ai più svariati gruppi mammeschi (e quasi mai al pediatra) cercandone la conferma tra le righe di ogni commento; fortunatamente fatta la diagnosi, il popolo di FB concede anche la soluzione. Ancora più fortunatamente, e questo lo dico da medico, nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno fisiologico, ovvero, non siamo in presenza di una malattia, ma di un evento naturale che raggiunge la sua massima espressione nel quarto mese di vita e tende a risolversi entro il compimento del primo anno, per cui ben vengano le soluzioni date dal popolo di FB, ma solo se sono innocue.
MA COS'È IL RIGURGITO?
Il rigurgito è il reflusso di latte o altre sostanze che il lattante ingerisce e che dallo stomaco vanno verso esofago e bocca; è dovuto ad un eccessivo rilassamento di un muscolo chiamato sfintere esofageo inferiore o cardias.
CHI ANGOSCIA IN REALTÀ?
-Pochissimo il papà che spesso è impegnato nella giungla a procacciare il cibo per la famiglia;
-Poco il bambino che subisce i brevi riflessi del rigurgito;
Molto la mamma, perché nessuno le ha spiegato che a seguito del rigurgito ci sono dei normali riflessi del lattante, ma che sono protettivi e non dannosi (come si legge tra le righe di qualche commento da "soccorritori della saliva")
Moltissimo la lavatrice! Infatti è a lei che spetta il carico di lavoro maggiore del danno da rigurgito.
MA IL RIGURGITO E LA MALATTIA DA REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO (MRGE), NON SONO LA STESSA COSA?
Il rigurgito di per sé, non è indicativo di malattia da reflusso, infatti, si parla di "malattia da reflusso gastroesofageo" (MRGE) quando il reflusso causa dei sintomi, i più evidenti dei quali sono la perdita di peso o il mancato aumento di peso.
La certezza della diagnosi si ha sottoponendo il neonato a gastroscopia, che purtroppo per ancora un po' non potranno essere fatte su Facebook; i pochi neonati selezionati dal pediatra, dovranno rivolgersi al gastroenterologo pediatra che ne valuterà l'effettiva indicazione.
Infine, vi sono dei casi in cui l'alimentazione materna con latte vaccino può creare una serie di sintomi simili alla MRGE; se il bambino è allattato al seno, non deve mai essere interrotto l'allattamento materno, ma deve essere suggerito alla mamma di evitare nella propria dieta le proteine del latte vaccino; in caso di dubbi e persistenza, potranno essere fatti degli accertamenti sull'eventuale intolleranza del neonato.
CI SONO RIMEDI PER RIDURRE IL RIGURGITO?
Sicuramente vanno evitate alcune situazioni, come: l'iperalimentazione nell'allattato artificialmente, l'inadeguata ripartizione tra latte in polvere e acqua, infine la somministrazione troppo precoce del latte vaccino.
E' UTILE RIDURRE LA QUANTITA' E AUMENTARE LA FREQUENZA DELL'ALLATTAMENTO?
Sarebbe perfetto, perché riduce la pressione intragastrica, ma c'è un unico gigantesco effetto avverso: il lattante è affamato e non desidera rispettare i tempi e le modalità di somministrazione degli alimenti e la sua reazione è spesso il pianto inconsolabile (anzi, il pianto consolabile: con la ripresa dell'alimentazione).
CI SONO DELLE POSIZIONI CHE MIGLIORANO LA DIGESTIONE?
Dopo il pasto può essere utile mantenere il neonato in posizione eretta per una ventina di minuti, se si addormenta è opportuno posizionarlo supino (a pancia in su).
Farlo dormire in posizione prona o laterale potrebbe ridurre il reflusso acido, ma aumenta di più di 10 volte il rischio di morte improvvisa, pertanto deve assolutamente essere evitata.
ESISTONO I LATTI ANTIREFLUSSO?
Il miglior latte antireflusso è il latte materno: è più facilmente digeribile di quello artificiale, richiede una minore produzione di acidi per digerirlo e rimane meno tempo nello stomaco.
Esistono latti artificiali antireflusso, ma trovano scarsa utilità, infatti devono essere consigliati solamente in caso di sintomi da MRGE, ed è una patologia piuttosto rara.
E I FARMACI?
Non vi sono prove sufficienti per giustificare l'uso di routine degli antiacidi (ranidil, lucen, zantac...). L'Esomeprazolo è approvato negli USA per il trattamento a breve termine della MRGE con esofagite erosiva nel lattante. L'intervento chirugico (fundoplicatio di Nissen) è un'opzione al trattamento in casi selezionati di GERD del bambino, nel lattante e nel neonato che non rispondono alla terapia medica e hanno complicazioni gravi di MRGE.
(Dott. R. Ristori)
