COVID-19: cosa cambia nelle operazioni di primo soccorso per la sicurezza dei soccorritori laici

08.01.2021

Vista la condizione di emergenza sanitaria da Covid-19, si indica che "risulta fondamentale eseguire le manovre di Primo Soccorso in sicurezza, trattando chi necessita di Rianimazione Cardiopolmonare (RCP) sempre come potenzialmente infetto". 


Si segnala, a questo proposito, che la cosiddetta "Hands-only CPR" ha "favorito l'incremento del numero dei soccorsi e ha permesso di verificare che (nel caso dell'adulto, nei bambini la situazione è differente) il massaggio cardiaco esclusivo (ovvero senza ventilazioni) riesce comunque a creare una perfusione cerebrale di qualità sufficiente per due motivi:

  1. le compressioni generano un circolo tale da ossigenare il cervello grazie all' l'ossigeno residuo legato al sangue, e quindi anche in caso di ostruzione totale delle vie aeree (arresto cardiaco per soffocamento per esempio), dove si ritiene che le vie aeree ostruite non facciano passare l'aria ventilata, si ottiene un ragionevole supporto di ossigeno cerebrale dato dall'ossigeno residuo.
  2. le sole compressioni toraciche generano una sorta di ventilazione passiva legata alla meccanica stessa di compressioni e rilasciamento permettendo in qualche modo un ingresso di aria nei polmoni.

Tuttavia resta inteso che "le 30 compressioni alternate alle 2 ventilazioni da erogare in sicurezza per il soccorritore laico, restano comunque la miglior terapia confermata da evidenze scientifiche".

Un capitolo a parte è il soccorso per vittime in età pediatrica: la letteratura scientifica internazionale ha evidenziato che i bambini che NON hanno ricevuto tale tipo di soccorso con ventilazioni hanno avuto una ripresa da arresto respiratorio peggiore, soprattutto per gli arresti cardiaci di causa non cardiaca (che sono prevalenti nella popolazione pediatrica). 

In considerazione delle varie indicazioni si consiglia:

  • per il soccorritore laico (sia occasionale che certificato) "di evitare di avvicinarsi al viso della vittima per stabilire la presenza del respiro e quindi di procedere con la RCP mediante le sole compressioni toraciche con il consiglio di coprire bocca e naso della vittima con mascherina o appoggiando un indumento per limitare la diffusione dell'aerosol".

In conclusione per il soccorritore laico (sia formato che occasionale) "è raccomandato in questo periodo pandemico:

  • Verifica dello stato di coscienza e respiro senza avvicinarsi al volto della vittima
  • Allerta precoce del sistema di emergenza (112/118).
  • Esecuzione delle sole compressioni toraciche (adeguata profondità e frequenza permettendo la riespansione del torace dopo ogni compressione) senza la ventilazione, coprendo naso e bocca della vittima con una mascherina o un indumento.
  • In caso di soccorritore occasionale seguire le indicazioni dell'operatore 112/118 (T-RCP).
  • Se disponibile far reperire un DAE ed utilizzarlo come indicato durante il corso o farsi guidare dall'operatore 112/118 nell'utilizzo
  • Nel caso di paziente pediatrico consigliare la possibilità da parte del personale laico addestrato ed in grado di farlo, di rendersi disponibili ad eseguire di eseguire le manovre RCP complete di ventilazioni.
  • Seguire corsi BLS-D certificati dal sistema 118 (inclusi i centri accreditati al 118 regionale), unici validi per legge.
  • Il soccorritore sanitario in caso di mancanza di adeguati DPI o di materiale adeguato (es: pallone-maschera, ossigeno, farmaci...) seguirà le presenti indicazioni per 'laici'".

Casi particolari di primo soccorso

Ambito Familiare

Se le vittime dell'arresto cardiaco provengono dallo stesso nucleo familiare, soprattutto se bambini, vista l'abituale convivenza, può essere utile e consigliabile praticare una RCP completa di ventilazioni. In questo caso, infatti, il rischio aggiunto di infezione è ridotto.

Ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo

A prescindere dal presunto stato COVID-19, restano valide le attuali linee guida sulla gestione dell'ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Nei casi in cui la tosse è considerata ancora efficace, gli astanti o i soccorritori dovranno incentivarla, pur mantenendo una distanza adeguata.

Non bisogna applicare la mascherina chirurgica in questa fase.

Si prosegue quindi con le abituali manovre di disostruzione come previsto dalle linee guida sia per adulti che per bambini o lattanti.

( Ministero della Salute Circolare del 5 giugno 2020 ) 

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