COVID-19: cosa cambia nelle operazioni di primo soccorso per la sicurezza dei BDS

08.01.2021

L' annegamento rappresenta ancora oggi una "causa importante di mortalità" e anche durante l'emergenza COVID-19 "la possibilità di registrare vittime di annegamento nelle più svariate aree di balneazione rimane evidente".

E una "analisi puntuale delle modalità di approccio ad una vittima da sommersione, pur salvaguardando le necessarie precauzioni di carattere infettivologico, è quindi importante".

Si ricorda che il bagnino di salvataggio (BDS) è definito "soccorritore non sanitario di elevata specializzazione per l'ambiente di balneazione. 

Al BDS spettano i compiti di:

  • Prevenzione di eventi dannosi, attraverso la conoscenza dei fattori di rischio.
  • Sorveglianza e vigilanza della utenza balneare in mare, in piscina e lungo il litorale facente parte dell'area di balneazione (spiaggia, bordo-piscina)
  • Vigilanza ambientale e segnalazione alle Autorità competenti
  • Salvataggio di potenziali vittime di sommersione
  • Soccorso di una vittima in stato di necessità (per sommersione, trauma o per altre patologie acute di carattere generale, ad esempio affezioni cardiovascolari acute o altro)
  • Esecuzione di BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation) adulto e pediatrico di qualità con ausilio di strumenti avanzati, training specifico ed utilizzo in urgenza di ossigeno normobarico".

Cosa fare per ridurre il rischio di contagio?

Queste alcune indicazioni:

  • A - Fase di salvataggio (rimozione della vittima dalle condizioni di pericolo): Deve essere effettuata con obbligo di 'rescue can' o 'rescue T-Tube' (che consentono un distanziamento dal pericolante). In alternativa, a giudizio dello stesso BDS, l'uso di pattino o di tavola di salvataggio (surf rescue). È importante che il BDS in occasione di un intervento di salvataggio indossi maschera e boccaglio, a protezione della propria integrità, onde limitare la possibilità di contatto col pericolante e minimizzare la trasmissione di secrezioni respiratorie ipoteticamente veicolanti il virus.
  • B - Fase di soccorso (ripristino e mantenimento delle condizioni vitali): Ogni soccorritore deve operare il 'miglior soccorso possibile', valutando rapidamente quale decisore esperto la situazione logistica, il tipo di urgenza, i mezzi a disposizione, il supporto del Servizio di Emergenza Territoriale (112)".

Si indica che il BLSD per le vittime da sommersione "deve essere, se possibile, completo (ventilazione + massaggio cardiaco + ossigeno). La ventilazione deve essere effettuata con sistemi e modalità che assicurino un distanziamento e riducano l'eventuale contatto con il paziente. Pertanto si ritiene necessario raccomandare la ventilazione esterna solo con uso di pallone auto-espansibile (tipo Ambu) ed eventualmente ma solo in casi limite (es. problemi con il pallone-maschera, misura inadeguata della maschera, pazienti pediatrici) utilizzare la pocket-mask provvista di tubo distanziatore (catetere di Mount), quando il soccorritore, consapevolmente, ritenga che il rischio per sé sia nettamente inferiore al beneficio per la vittima. Entrambi i dispositivi saranno accoppiati ad una fonte di erogazione di ossigeno normobarico. Questi dispositivi (previsti dalle Ordinanze delle Capitanerie di Porto) fanno parte dell'equipaggiamento messo a disposizione dei BDS. Sono invece da evitare ventilazioni bocca-bocca o con telino da interposizione. Durante il massaggio cardiaco è opportuno appoggiare sul viso della vittima una mascherina o un telino, onde evitare la possibile fuoriuscita di droplets e/o aerosol. Qualora durante il massaggio dovesse evidenziarsi un episodio di vomito la mascherina va prontamente rimossa".

( Ministero della Salute Circolare del 5 giugno 2020 )

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